La brioche è una ricetta lievitata e cotta, ottenuta da un composto impasto di farina, burro e uova, particolarmente soffice e spugnoso. I francesi, che ne sono inventori, la definiscono una ricetta tipica di viennoiserie (di Vienna), ovvero un tipo di pasticceria di lusso, fine e di fantasia.
La brioche, come la conosciamo oggi, nacque in Normandia solo nel XVI secolo. Per quel che riguarda il suo impasto invece (pâte à brioche), affonda le proprie radici fin nel lontano Medioevo.
Una leggenda attribuì a Maria Antonietta d’Asburgo Lorena (1755-1793), la sfortunata regina di Francia decapitata in pieno Terrore rivoluzionario, l’espressione “Il popolo non ha pane? Che mangi brioches!” che avrebbe pronunciato in occasione dell’assalto della plebaglia a Versailles nelle giornate di Ottobre del 1789. Ecco la spiegazione dell’equivoco secolare.
Il filosofo e scrittore Jean- Jacques Rousseau riporta nel Libro VI delle Confessioni un aneddoto: nel 1741 si trovava da Madame de Mably dove, di nascosto, era solito bere un vino d’Arbois che aveva il potere di stimolargli l’appetito; non osando entrare in panetteria vestito da gentiluomo perché disdicevole, “Allora” scrive Rousseau “ricordai il suggerimento di una grande principessa quando le venne detto che i contadini non avevano pane: fategli mangiare brioches, disse. Perciò mi comprai una brioche”.
I nemici della regina, usando la frase riportata nel racconto per denigrarla, incorsero in un errore clamoroso: anche se il filosofo non menziona il nome della principessa in questione, certamente non poteva trattarsi di Maria Antonietta, che nel 1741, anno cui l’aneddoto si riferisce, non era nata!
Tornando ai giorni nostri, esiste una variante alla classica brioche dalla forma rotonda, la brioscia col tuppo, che è la variante sicula della brioche, ma differisce dalla classica per la preparazione, gli ingredienti e la diversa alveolatura.
Le brioche con il tuppo, abbinate alla granita e al gelato artigianale, rappresentano un dolce completo e arricchito dalla vera tradizione siciliana. La granita e il gelato sono prodotti tipici in Sicilia, come appunto la brioche.
Il nome di queste brioche deriva dalla loro forma che ricorda il tradizionale chignon basso che le donne siciliane portavano un tempo e che nel dialetto regionale si chiama appunto “tuppo”.
Spesso durante la stagione estiva, la brioche con gelato viene consumata anche al mattino accompagnata da caffè e cappuccino. In molti sostengono però che una vera colazione estiva siciliana preveda: brioche con il tuppo riempita con il latte di mandorla.
Nel catanese sono presenti anche le versioni con lo zafferano, distinguibili per la tipica colorazione giallognola e consumata prevalentemente ad accompagnare gelati e granite.
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